giovedì 12 gennaio 2012

Una fiaba sulle paure infantili



...di Mario Bolognese

Premessa:...La fiaba che segue fa parte integrante di un romanzo di fantascienza che l'autore sta proponendo per la pubblicazione. In questo racconto, dal titolo (provvisorio): “ Manu, il piccolo viaggiatore dello spazio – alla ricerca della Stella dell'Amore”, le risposte alla fiaba che offrono le bambine e i bambini della Terra e di altri pianeti rappresentano essenziali risorse di pace e di salvezza per il cosmo minacciato.Ma questa fiaba possiede anche una sua autonomia etico-narrativa e per questo ho pensato di divulgarla. Infatti il tema delle paure infantili è molto sentito sia dagli insegnanti che dai genitori e un approccio diverso, basato sulla paura come “angelo nascosto” potrebbe rivelarsi educativamente fecondo.Prego naturalmente di farmi partecipe di risposte e disegni significativi di bambine e bambini, sia per la mia ricerca sull'originale senso del sacro dell'infanzia ma anche come eventuale arricchimento del romanzo stesso. Infatti, anche se il libro avrà in sé la sua completezza, potrebbe essere agevole e bello, con il dovuto pemesso e ovviamente riconoscimento, inserire prima dellapubblicazione qualche loro risposta creativa e originale. Segue la fiaba ( che nel testo non ha titolo):

“C'era una volta, e c'è ancora nel Giardino del Mondo, l'Albero della Vita e la Signora delle Stagioni.Lei si diverte con i fiocchi di neve e poi, sulle ali del vento, scende a odorare le rose di maggio.La puoi trovare come papavero in un campo di grano e come uccello la senti cantare le uve d'autunno.E' amica di tutte le chiocce e gli animali striscianti, quelli con forti artigli o i piccoli con agili zampette o con ali vibranti sono accanto e attorno al suo trono fiorito.Quando scivola sull'acqua ogni pinna saltella e se un fuoco buono si accende lei di scintille si ammanta.Si diverte la Signora a giocare a rimpiattino col fulgido Sole e a far rotolare, attorno alla Luna tutte le stelle...Se una bambina o un bambino disegna un sentiero nel bosco sei Angeli appaiono dalla bella Signora inviati.Questi Angeli sono chiamati i “Compassionevoli” perchè conoscono la forza e la debolezza, il sole e l'ombra...E in ogni bambino e bambina c'è un loro gemello nascosto, una piccola Angela o un piccolo Angelo con le ali impaurite.Ma i Compassionevoli conosono il segreto, che loro ha insegnato l'Albero della Vita, di trasformare la paura del semino nascosto nel sorridente germoglio...Disegna dunque bambino bambina il tuo sentiero della vita. Invoca gli Angeli dell'Albero della Vita e uno o una Compassionevole scenderà per cercare in te, rannicchiato nel tuo cuore, il suo gemello o la sua gemella...La paura è solo un piccolo Angelo che non crede alle sue ali...Aiutalo e volerete assieme...

Della Luna c 'è l'Angela Violache della notte i fantasmi disvelae i fiori segreti rivela...

E c'è l'Angelo Soleche ha d'oro il suo carroe le nebbie cattive dissolve...

Ha un volto di bimbae il vestito turchesel'Angela d'Acqualei che scioglie i marosie protegge dai gorghi profondi...

Ha i sandali rossicome pure i capellil'Angelo Fuocoche può accendere o spegnerele fiamme del cuore...

Ha sei ali d'argentoe i poteri del ventodell'Aria l'Angelo bimbolui che sa far arcobaleni anche coi nembiche hanno gli occhi-tempesta...

Semini di vita diffondedal suo nero grembiuleorlato di fiori di campoNonna Angela Terra...Diventano amici anche i ragni e i serpentie gli artigli e le faucie le bocche e le codeche sprizzan veleniper chi ascolta e rispettail dolce e severo suo canto...

Contatti di M.Bolognese: canticocreature@gmail.com

1 commento:

  1. DIAMO IL MONDO AI BAMBINI
    Diamo il mondo ai bambini
    anche per un solo giorno
    come se fosse un pallone multicolore con cui giocare
    lasciamoli giocare cantando tra le stelle
    diamo il mondo ai bambini
    come un'enorme mela come una pagnotta calda
    almeno per un giorno
    che abbiano abbastanza
    diamo il mondo ai bambini
    almeno per un giorno
    lasciamo che il mondo impari l'amicizia
    i bambini prenderanno il mondo dalle nostre mani
    e vi pianteranno alberi immortali.

    Nazim Hikmet
    Mosca 1921

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