mercoledì 30 gennaio 2013

Poesia: "silenzio" 2

"Il silenzio ha il profumo delle foglie..."


Testo e fotografia a cura di C.Bousquet

          http://www.youtube.com/watch?v=VoE04a1RHwk

Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633 e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.Poesia e fotografia protetta dai diritti d'autore.

Poesia: "silenzio" 1

" Il silenzio:

una nota mai suonata

un battito d'ala che sfiora il cuore,

un paesaggio noto che non vorresti mai perdere

un bacio d'eternità." 






 Testo e foto a cura di C.Bousquet


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lunedì 28 gennaio 2013

Poesia: "boccioli di rose"

                  "Sul tavolo
                   boccioli di rose
                   e un crisantemo appassito."



               Testo e fotografia a cura di C.Bousquet



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sabato 26 gennaio 2013

Poesia : "Stelle di ghiaccio"

"Sfuggente come una donna,
 volteggi libera per il cielo, 
 e poi, candida e quieta,
 come un neonato, 
adagiandoti sull' asfalto,
 con il tuo semplice tatto, 
ingentilisci e illumini i vicoli della città; 
regalando al timido sole,
 quando si avvicina e ti sfiora,
 piccole brillanti stelle di ghiaccio" . 




Testo e immagine a cura di C.Bousquet


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martedì 22 gennaio 2013

Leggenda: "Spicchio di Luna" di C.Bousquet


Sai perché la luna a volte e così piccina piccina come uno spicchio d’aglio ed altre volte è così grande da illuminare tutto il nostro cielo?

E’ una storia molto antica, antichissima…
Si racconta che , tanti ma tanti anni fa, la luna stava preparando il suo giaciglio sulle soffici nuvole e stava per accucciarsi tra le sue amiche stelle, quando udì un forte frastuono: per lo spazio risuonò un indescrivibile boato.
La luna intimorita si guardò intorno e notò che la terra era avvolta da impavidi e minacciosi nuvoloni. Affilati fulmini tagliavano il cielo, abbagliando lo sguardo di tutte le creature ivi presenti, e la pioggia..la pioggia si scagliava impetuosa verso il basso, causando inondazioni da per tutto.
La nostra amica, preoccupata per le sorti di quel giovane pianeta, pian pianino si affacciò sulla terra, fortunatamente trovò ogni cosa a suo posto: foreste, villaggi, animali, uomini e città, tutti erano sani e salvi!
Rincuorata, stava per ritornare tra le sue beate stelle quando… quando d’improvviso un accecante bagliore la fece arrestare. Puntò i suoi grandi occhi verso quella splendida luce ed in una pozza d’acqua, lì nel bel mezzo di una verde vallata,vide qualcosa che non aveva mai visto: una gigante sfera bianca, bella e tonda come un’arancia.
Si trattava del suo riflesso però la ingenua luna pensò di aver trovato il suo grande amore!
Lo stupore fu tale che rimase paralizzata. 
“Ma com’é possibile?”si chiese; fino ad allora non aveva mai incontrato un pianeta simile a lei!
Arrossì e notò che anche l’altro arrossiva; cominciò ad indietreggiare timidamente, inciampando tra le nuvole, s’imbarazzò e ...psssiu… 
volò via veloce come un’aquila.
Da allora, proprio da quel esatto momento, la nostra timida e bella luna continua a nascondersi tra le stelle, lontano lontano e solo di rado, poichè non resiste alla tentazione, quando le notti si fanno più scure del solito, lei, con coraggio si riaffaccia pian pianino sulla terra, per scoprire se, quello che lei pensa essere il suo grande amore, si trova ancora lì!        
                                                                                       Ottobre 2005
                                                                                                                    
                                                                                         CBousquet

                 *La foto è stata scaricata da internet

Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633 e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.Racconto protetto dai diritti d'autore.                                                                                   

lunedì 21 gennaio 2013

Tutela dei boschi: campagna di sensibilizzazione a cura di EcoInArte

"Bosco che al mattino ti risvegli con un battito d'ali, 
foresta il cui sottile profumo riaccende i sensi del passante, 
possa la tua vita non avere fine,
 la tua forza vincere sulle volontà distruttrici,
 sugli assetati di sangue e di denaro,
 sui dimentichi dell'esistenza,
 possa il vento spazzare vie le tue diarie ferite 
ed elargire i tuoi benevoli doni. "

Testo e immagine a cura di  CBousquet



Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633 e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.Poesia e immagine protetta dai diritti d'autore.

domenica 20 gennaio 2013

Poesia: "briciole di foglie"


"Con i piedi piantati per terra,
comincio a danzare la danza dell’io esisto,  dell’io penso, dell’io ho bisogno;
 pur sapendo che io è nessuno,
o meglio, che io non è altro che un piccolo frammento
 di un grande spazio chiamato  D       I      O,
latente forza creatrice  che mi lascia libera d’amare
 ogni briciola di foglia."





Testo e immagini di C:Bousquet

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Leggenda :"Albero" di M.Bolognese


Q uando il Tempo stava entrando da noi
in punta di piedi, c’era ancora, quella volta,
un’apertura, un passaggio tra il Cielo e la Terra
e Angeli di Parole si incrociavano
in quella colonna di luce.
E anche il Serpente, allora, poteva mettersi piume e volare.
Ma poi l’incanto finì e non ci furono più abbracci e sorrisi
e lei, la Terra, e lui, il Cielo, sembravano
amanti ormai freddi e lontani.
Ma Colei e Colui che sognano speranza
anche quando ci pungono i rovi
e il respiro si fa lepre che fugge,
diedero vita, come scala e passaggio,
a una verde creatura.
Nacque così, mille forme per un unico sogno,
l’Albero, segno di speranza e fonte di tenera saggezza.
M.Bolognese

Fiaba "fiordisorriso" di M.Bolognese




                                                F  I  O  R  D  I  S  O  R  R  I  S  O



                                                ... per camminare leggere e leggeri
                                                sui sentieri del cuore...



                                                                                                        di   Mario   Bolognese



                                                Nacque una volta, con la luna nuova, una bambina, ricciolonero di capelli e verde di occhi. E da quando aprì gli occhi al mondo aveva un sorriso incantevole per tutti, belli e brutti, giovani e vecchi, stupende uccelline e gatti spelacchiati: lo stesso dolce, intenso sorriso rivolgeva a una giovane pelle come ad una ragnatela di rughe.
Una bellissima fata di quello sperduto villaggio di montagna si fece brutta, ma proprio brutta e vecchia e rugosa e gobba e sdentata. E venne a visitare la neonata, per metterla alla prova, per vedere se era vero che era nata la bambina Fiordisorriso...
Ne uscì, come ne era entrata, sborbottando e zoppicando, ma era meravigliata e felice per l'aurora di sorriso che aveva ricevuto in dono quell'orrendo suo volto. E così le fate, che conoscevano i segreti dei fatti umani e le stelle visibili e invisibili della nostra vita, decisero di ricompensare quella sorridente cucciola umana...
Sui loro libri segreti – che avevano le pagine di papavero e betulla-  avevano scoperto che un sorriso è come una strada di luce e così donarono alla bambina la magia del viaggio, il potere di tracciare il cammino.
I giochi della bambina, tutto quello che faceva, toccava, annusava, diventava come un sentiero, una strada. Tante strade, diverse l'una dall'altra, qualche volta nascoste, ma in chi si era perso ritornava la voglia di proseguire il cammino.
Quelle strade erano un gioco e qualche volta bisognava scoprirle per aria, con un volo di uccelli, o chiudere gli occhi perchè il sentiero era un profumo di muschio.
E a tutti Fiordisorriso donava questa magia, alle bambine e ai bambini perchè erano molto vicini al suo sorriso e anche a quei grandi che non si vergognavano di giocare la vita. E nessuno era solo, perchè i mille sentieri portavano tutti in un Posto, vicino ad una sorgente di acqua e di fuoco.
Era questa una magia di amore, di luce, d'incontro e le fate l'avevano donata a Fiordisorriso per volere della Madre che è nei cieli.
E c'era un segreto, un antico segreto che diceva  che Fiordisorriso e la sua strada non erano due cose diverse.
Non c'era infatti più magia per chi non sapeva camminare se stessa o se stesso...
Fiordisorriso sapeva che quando si è in un campo di grano  le spighe sono molte ma l'incanto è unico.
Ma una sera di strano tramonto, con le nuvole che avevano angoli opachi, arrivarono grandi guerrieri, tre sapienti pieni di campanellini, alcuni sacerdoti aureobrillanti e tutti erano armati di metalliche parole:
“ Ignoranti voi siete e come bambini vivete. La strada e chi cammina sono due cose diverse. Separare è somma dottrina, fare covone è solo triste confusione”.
Da quel momento furono inventate mappe e paracarri, confini e rigide corsìe per i cuori vagabondi. Scomparvero  i mille e mille misteriosi sentieri del gioco, benedetti dalla Madre, e ci furono solo, dure e lucenti, le strade del fuori.
E per le bambine e bambini e per tutti quei grandi che non avevano venduto il sorriso, ci furono solitudine, miseria e violenza perchè è solo la luce del cuore, dentro di noi, che illumina quello che vedono i nostri occhi.
Fiordisorriso ora è vecchia, molto vecchia, come una luna velata, ma traccia ancora, con occhi e cuore di bimba, tanti piccoli viottoli incantati dietro le alte mura di quel piccolo giardino dove credono di averla imprigionata.





Padova, 4 gennaio 2010                                                 Mario Bolognese

Progetto per bambini "C'era una volta madama terra"

    Fiabe, arte e natura…
    a cura della prof.ssa Claudia Bousquet
                       
 “C’era una volta ... madama Terra è un progetto attraverso cui si vuole facilitare  in maniera ludica e creativa l’armoniosa convivenza con il mondo naturale che ci circonda, diffondendo non solo l’educazione al rispetto dell’ambiente ma anche di se stessi e del gruppo .                         Tale argomento verrà affrontato attraverso laboratori di scrittura, illustrata dagli stessi alunni, e di narrazione animata riguardante gli elementi naturali e grazie ad esperienze di riciclaggio creativo di materiali naturali e di scarto.
Giacché il principale obiettivo è quello di far avvicinare le vite dei partecipanti alla natura e di consolidarne il legame, di per sè insito in ogni essere umano, si prevede la creazione di una piccola aiuola con piante medicinali ed aromatiche. In tal modo gli alunni imparerebbero non solo a riconoscere e a prendersi cura di alcune piante collaborando, ma anche vivrebbero in maniera positiva il lavoro di gruppo, il succedersi delle stagioni e i cicli naturali di inizio e fine, propri della vita umana.
Questo processo di avvicinamento, favorito in modo graduale, gioioso e creativo, permetterà di registrare nella memoria del bambino-a, un’esperienza positiva riguardo un rispettoso coesistere sia con l’ambiente naturale che con quello umano che lo circonda, basato sulla costruttiva collaborazione tra piccoli e adulti, divenendo così un’importante bagaglio culturale che potrà influenzare scelte e costumi futuri. 



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Poesia : "donna"




"Sorriso di donna
volo d’aquila,
terra che freme,
seme che germoglia
il tuo respiro è goccia di paradiso
le tue parole conchiglie di speranza
le tue mani partoriscono mondi
e regalano primavere
a chi , senza indugio,
siede semplicemente al tuo fianco."

CBousquet



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Poesia : "notte"

"Fuori è notte
ed io aspetto il fuoco nel camino,
fuori è notte
ed io non sentirò più il vecchio gallo cantare
fuori è notte
ed io presto percorrerò la mia strada..."

di CBousquet








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Poesia : "vento"




"Il vento suona le sue soavi note,
gli uccelli le cantano
agli alberi e alle foglie
che incuriosite volano lontano...
Le onde portano oltremare
i racconti del mondo,
la montagna li riceve
e generosa li dona
ai suoi adorati figli
senza nulla chiedere in cambio."
CB




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Poesia: "inverno"


“L’albero d’inverno perde le sue foglie,
ma poi giungono i germogli
a far brillare i rami dell’antico colore della speranza.”

C.Bousquet





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Il rapporto tra madre, figlio e natura di R.Menchu


."Quando la donna arriva al settimo mese, è il momento che si deve porre in relazione con tutta la natura, come vuole la nostra cultura; uscirà per i campi, se ne andrà a camminare per i monti, e così il bambino comincia ad affezionarsi alla natura. La madre esce a camminare in comunione con gli animali e con tutta la  natura, ben consapevole che il bambino sta assorbendo tutto questo. E inizia un dialogo costante con il figlio, mentre è ancora nel suo ventre...E' come se stesse accompagnando un turista, a cui spiega ogni cosa; gli dice ad esempio:"di questa natura che ci circonda non dovrai abusare e dovrai vivere la tua vita allo stesso modo che vivo io".
Se ne va così per i campi e spiega  ogni particolare al figlio. E' un obbligo per lei, qualcosa che la madre deve fare."

E.Burgos:Mi chiamo Roberta Menchu.Giunti

Poesia di H.Hesse


.“Niente è più sacro e più esemplare di un albero bello e forte...
Gli alberi sono santuari,
chi sa parlare con loro, chi li sa ascoltare, conosce la verità.
Essi non predicano dottrine e precetti ,
predicano, incuranti del  singolo la legge primigenia della vita.”


H.Hesse

                                          Foto di C.Bousquet



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Poesia : "destino"


Arianna  tesseva il filo,
tesseva il filo  Arianna,
sottraendolo al passato.
Arianna lo tesseva e lo intrecciava
per farne un verde manto.
Lo passava tra le dita...
lo filava...
Quando s’aggrovigliava,
lo districava con le sue fine  arti
di recente sarta.
Lo avvolgeva e lo rifilava...
tessendo il suo  destino
giorno per giorno,
come si tesse la lana,
come si intersecano le nuove foglie
sui vecchi rami di una quercia,
come s’intrecciano le piume
sulle ali di un angelo.

CBousquet










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venerdì 18 gennaio 2013