martedì 28 maggio 2013

Poesia di M.Gualtieri

Annunciare le stelle -
accogliere quel loro pane 
nella mente - farsi nutrire.
Dondolare la mente fino
alla pulizia totale.
Tendere all’insù, come dettano
le cime delle piante.

Che cosa sei tu? Movimento
del sangue che prende
aria e la circola per tutto il regno. La diffonde. Io respiro.
Sono nella vita in una forma
respirata, tiepida, morbida e rosa.
Respiro continuamente. E' il mio
punto d'innesco alla fiamma centrale.
È così semplice: respiro. Sono. Sono qui.
Una forza mi aziona il battito
gonfia e svuota il polmone.
Una forza mi tiene qui.

La terra è bellissima ora
avvolta in un cielo fiammeggiato.
Sento la sua antichità serena
quel suo essere cosmo.

Sento il cosmo che tiene
e non è stanco.
Solo l'uomo è stanco.
Solo lui dispera. Vuole e dispera.
Che cosa vuole? Che cosa vuole
l'inquieto grumo della creazione?
Valore vuole. Essere certo
d'esser qualcuno, d'esser qualcosa.
Da sé vuol farsi, sua propria mano
rimodellarsi. Creatura strana
anima zoppa - sempre.

Mariangela Gualtieri, Paesaggio con fratello rotto (Teatro Valdoca)

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